domenica 18 aprile 2021

Responsabilità

Il 22 aprile è la Giornata della Terra istituita per porre l'attenzione sui problemi ambientali del nostro pianeta che, se vi guardate intorno nello spazio, è il più bello di tutti e già soltanto per questo dovremmo averne cura.

Sull'ultimo numero di National Geographic ho trovato una frase che riassume il mio pensiero sulla questione:

A risolvere la crisi ambientale non basteranno da sole né le auto elettriche né le rinnovabili. Le innovazioni tecnologiche sono una parte della soluzione, l'altra siamo noi, i nostri comportamenti e le nostre scelte.

Proprio qui, sul nostro stile di vita, inciampano tutti i buoni propositi per la salvaguardia dell'ambiente. A chiunque dispiace vedere in tv l'orso polare disperato per lo scioglimento della banchisa o le foreste in fiamme, ma non ne sente la responsabilità perché non è lui ad appiccare il fuoco in Amazzonia o a gettare bottiglie di plastica in mare. Non è ancora chiaro a tutti che a innescare un disastro dall'altra parte del mondo non è la mano del contadino che regge il fiammifero, bensì la nostra mano che prende il prodotto sbagliato dallo scaffale del supermercato. In fondo, si tratta sempre di soldi: se tutti acquistassimo i prodotti di un'azienda che opera in maniera sostenibile, state certi che per non perdere clienti anche le altre aziende si adeguerebbero e, per una volta, daremmo il via a una reazione a catena positiva. La responsabilità è soprattutto nostra, delle nazioni di consumatori perché siamo noi a sfruttare risorse e lavoratori delle nazioni che non possono permettersi di scegliere perché povere o oppresse da politici che guadagnano dalla nostra ricchezza senza condividerla con la popolazione. Siamo noi a comprare e consumare le foreste, i ghiacciai, gli oceani, i fiumi, il suolo che ci intristisce veder morire in tv.

Non ci piace la plastica in mare e sulle spiagge? Privilegiamo prodotti sfusi o con imballaggi in vetro e cartone. Non ci piace l'acqua inquinata di fiumi e oceani? Scegliamo detersivi biodegradabili. Vogliamo ridurre i livelli di anidride carbonica nell'aria? Riduciamo il consumo di prodotti animali e derivati perché gli allevamenti intensivi producono più inquinamento dell'intero settore dei trasporti e consumano più risorse dell'agricoltura, produrre una bistecca inquina più di una Panda diesel.

Ci sono tante piccole cose che possiamo fare ogni giorno per l'orso polare e per le foreste, sono davvero le nostre scelte individuali a fare la differenza perché siamo diversi miliardi di individui e possiamo facilmente spostare l'ago della bilancia con il nostro comportamento. Non dobbiamo aspettare leggi illuminate, non dobbiamo aspettare particolari tecnologie, non dobbiamo aspettare la Giornata della Terra: possiamo cambiare subito e rendere orgogliose di noi le prossime generazioni che rischiano di ereditare un mondo sporco e arido. La prossima volta che vedrete quelle immagini strazianti in tv, non pensate che non possiamo farci nulla, siamo tutti responsabili e siamo tutti fondamentali per mantenere in salute il pianeta più bello del cosmo.



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